Chiunque sia stato a volere e ideare il palazzo, possiamo essere certi di una cosa: ha fatto un gran bel lavoro. E che estro, che fantasia per pensare al tetto a carena di nave rovesciata. Una mente di certo brillante, no? No, perché il progetto fu copiato. Alcuni storici sospettano infatti che frate Giovanni degli Eremitani durante un viaggio in India abbia visto il Tempio di Bhima, nel complesso sacrale di Mahabalipuram nel golfo del Bengala, e ne abbia preso spunto per il simbolo patavino. M:~ i misteri legati a Palazzo della Ragione non sono finiti: vi è infatti un quesito irrisolto che riguarda la parte sotterranea di questo edificio. Egli scrisse che il palazzo fu costruito sopra a una palude, dove si catturavano grandi pesci e dove scorreva un piccolo fiume. Attorno a quest'area paludosa si ergevano già allora palazzi pubblici e case, che furono espropriate, per la costruzione della nuova opera e le cui macerie furono poi riutilizzate. Nei sotterranei del palazzo oggi visitabili e consigliatissimi si riconoscono i resti proprio di questi edifici presenti prima della costruzione del palazzo e quelli di una grande stanza accessibile solo tramite una botola, scoperta per caso dal proprietario di una bottega di formaggi che si trova proprio lì sopra. La stanza è fatta ad arco, non ha uscite e permette di raggiungere solamente un pozzo, perciò le possibili soluzioni trovate fino a ora sono due: o si trattava di una cantina non poco scomoda, da cui gli alimenti potevano essere presi solo tramite una scala a corda, oppure poteva trattarsi di un carcere. Questa seconda ipotesi sembrerebbe la più accreditata, anche perché identificherebbe il misterioso «carcere con volte tenebrose e orribili sotto Palazzo della Ragione» citato da Giovanni da Nono, costruito per ospitare le persone in attesa di processo. Da brivido!
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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori |